In preghiera, come gli apostoli riuniti nel cenacolo, così la comunità parrocchiale di Monterocchetta ha atteso la Pentecoste. Una vigilia vissuta con un’intensa veglia di preghiera organizzata dal gruppo giovani e dai seminaristi che svolgono animazione pastorale in parrocchia, una veglia per invocare la discesa dello Spirito Santo proprio come duemila anni fa nel cenacolo.

L’incontro di preghiera fa parte delle numerose iniziative previste per l’anno diocesano del discepolato dedicato a San Bartolomeo, un anno che per la comunità di Monterocchetta assume un significato particolare, considerato che l’apostolo ne è il protettore.

La veglia si è svolta all’aperto sotto il maestoso tiglio in una tiepida serata che preannunciava l’estate ormai imminente e anche grazie all’ambientazione si è subito creata un’atmosfera orante che ha favorito la preghiera per i presenti.

L’incontro si è articolato in due momenti, uno in cui venivano proposti dai sacerdoti presenti - mons. Mario De Santis, don Gerardo Fabrizio e Don Giovanni Merolillo - dei brani da meditare e un altro più scenografico in cui sono stati presentati una serie di segni che richiamavano alla mente proprio la discesa dello Spirito Santo nel cenacolo, segni che chiaramente hanno aiutato e favorito la preghiera .

Al centro della piazza era stata messa una pila di legna che al momento dell’invocazione dello Spirito Santo è stata accesa per simboleggiare la discesa dello Spirito sotto forma di fiammelle, contemporaneamente sono state trasportate verso l’esterno le statue della Madonna di Costantinopoli e quella di San Bartolomeo: un modo per ricordare la presenza di Maria tra gli apostoli nella notte di Pentecoste.

Il silenzio della sera, l’ombra protettiva del tiglio, il calore e la suggestione del fuoco, la presenza amica delle figure familiari di Maria e di Bartolomeo, la ricostruzione dell’evento attraverso i brani e le preghiere scelte da Biagio Corleone hanno conferito alla manifestazione una magia quieta che è stata colta dai presenti e che ha colmatogli animi di serenità e di fiducia.

 

 L’immagine qui scelta per rappresentare e ricordare l’atmosfera della vigilia diPentecoste è un’incisione tratta dal

 

Missale FF. Predicatorum, Romae mdclxxxvii in uso personale del card. Fra Vincenzo Maria Orsini.

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