di Blandina Coviello

Lottare: era questo che tutti gli abitanti di Monterocchetta si erano proposto. La situazione della metanizzazione ormai non piace più a nessuno. Infatti qualche anno fa l’amministrazione comunale di San Nicola Manfredi e l’Italgas hanno stipulato un contratto per la rete metanifera che, però, esclude alcune frazioni, ovvero Toccanisi, Monterocchetta, Pagliara e Torre Pagliara. La stessa cosa è successa nel comune di Sant’Angelo a Cupolo: anche lì sono stati esclusi San Marco ai Monti, Montorsi e Bagnara. Quando ci si è accorti che i lavori erano ormai iniziati e stavano per terminare, il parroco ha proposto ai cittadini monterocchettesi di iniziare una protesta per cercare di far arrivare la rete metanifera anche nelle frazioni escluse. Ci si è riuniti più volte nella sala parrocchiale per parlare di questo problema. Una sera poi è intervenuto anche il sindaco, che ha promesso di continuare questa battaglia insieme a noi. Quella sera stessa è stato anche formato un comitato pro-metano formato da tre persone per ogni frazione esclusa da questo progetto. Al Comitato hanno aderito anche il sindaco di San Nicola Manfredi e il consigliere provinciale Egidio Bosco, diventato poi sindaco di Sant’Angelo a Cupolo.L’errore fatto, secondo il professore Pierino Coviello (che è stato uno dei promotori del comitato pro-metano) è stato proprio quello di inserire all’interno del comitato anche il sindaco e i consiglieri. A suo avviso questo è un controsenso, infatti sostiene che costoro fanno “la lotta contro se stessi”. Intanto tra delusioni ed attese le amministrazioni comunali di San Nicola Manfredi e Sant’Angelo a Cupolo hanno ricontattato l’Italgas per un serio studio di fattibilità. Dopo le elezioni politiche del 13 maggio presso il municipio di San Nicola Manfredi si è svolto un incontro tra i tecnici della società, i politici ed alcuni componenti del Comitato pro metano per avviare la ricerca di soluzioni concrete. Ora si è in attesa che la direzione generale dell’Italgas dia una risposta e che quindi il Comitato relazioni ai cittadini sul futuro della metanizzazione

L’immagine in alto è tratta da un calendario del 1898 della Società Italiana per il Gaz per una campagna pubblicitaria il cui slogan era Nessuna casa senza gaz. Due secoli fa la distribuzione del gas era considerata un servizio essenziale, oggi ci riempiono le orecchie di efficace allocazione delle risorse attraverso il libero mercato e di logica del profitto.

Un esempio convincente di questa logica è illustrato dalle immagini in basso: il risparmio della ditta diventa danno e beffa per i sudditi che da mesi hanno visto gli avvallamenti diventare cunette, poi trincee, infine voragini, segnalate alla meno peggio con cartelli e sbarramenti quanto mai fantasiosi. I nostri amministratori hanno reagito in qualche modo? Quale logica ispira la loro azione o inazione politica? Sempre la stessa?

L’intervista

Una chiacchierata con uno dei leader del Comitato pro metano, professor Pierino Coviello:

Perché si è posto a capo della protesta?

Io mi sono sempre battuto per le questioni di principio, ma, dopo aver constatato che ognuno persegue il proprio interesse, ho dovuto trarne le conseguenze e mi sono tirato in disparte. Ora, di fronte ad un problema di grande rilevanza - perché il metano è un bene di cui deve usufruire l’intera comunità - ho avvertito il dovere di impegnarmi di nuovo. Certamente, un’amministrazione comunale non può risolvere in un solo esercizio finanziario tutti i problemi della comunità: è necessario eseguire delle scelte e stabilire delle priorità. La questione del metano riveste una priorità assoluta e, perciò, essa va affrontata senza rinvii e nella sua integralità, evitando tempi lunghi e modi frammentari.

Perché vi siete mossi con tanto ritardo ?

Per quanto possa sembrare strano, personalmente non ero a conoscenza del progetto redatto dall’Italgas e approvato dall’amministrazione comunale. Oggi gli impegni sono tanti ed è necessario fare delle scelte: io, responsabilmente, ho privilegiato la cura della mia professione. Venuto a conoscenza del problema, sono intervenuto con sollecitudine.

Come pensate di procedere?

E’ necessario incalzare l’amministra-zione comunale, che deve reperire i mezzi finanziari necessari per la realizzazione della rete metanifera per tutta la comunità sannicolese, anche per le frazioni meno numerose.

Crede che si otterranno dei risultati ?

È fondamentale che l’amministrazione comunale assuma intanto la consapevolezza dell’esistenza di una questione di vitale importanza. Le difficoltà sono innegabili, ma sono comunque fiducioso in un esito positivo. Questa mia fiducia desidero trasmetterla a quanti nel comune di San Nicola hanno mostrato sensibilità e interesse per la risoluzione del problema della metanizzazione.

(B. C.)

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